SOLIDA MARR

01 ottobre 2013   20:00  
Conviviale

 I fondamentali, come li definiscono quelli esperti, sono di un’azienda solidissima: 38.000 clienti, 10.000 referenze a catalogo, 650 venditori, 700 automezzi per produrre 1,26 miliardi di fatturato ed un EBITDA consolidato di 90,1 milioni, con un utile di 48,3 milioni al netto delle quote di pertinenza dei terzi.

E’ la MARR, per chi ha i capelli bianchi Magazzini Alimentari Riuniti Riminesi, azienda storica che ha saputo guadagnarsi la posizione di leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica (foodservice).
A rappresentarla, nella serata al Club, Pier Paolo Rossi, riminese, protagonista di una carriera professionale tutta nel Gruppo ed ora direttore amministrazione, finanza e controllo.
La MARR è quotata in borsa dal 2005, la maggioranza è in capo al grupppo Cremonini ed il resto degli azionisti sono in larga parte esteri, che vedono nell’azione MARR un porto sicuro e che ha sempre prodotto dividenti (almeno due euro per azione dal 2005) e un incremento del valore di quasi il 50%.
Altri dati sulla MARR danno la dimensione commerciale ed organizzativa dell’azienda: i prodotti acquistati arrivano in egual misura da Italia, UE ed extra UE; le importazioni riguardano prevalentemente i prodotti ittici e la carne; dalle piattaforme logistiche gli ordini vengono smistati nelle 24 ore.
Rossi s’è sooffermato a lungo sulla capacità della MARR di crescere con una strategia precisa: il patrimonio fondamentale sono i clienti, sui quali si agisce per cercare di ampliare la quantità e la qualità degli ordinativi. In sostanza: la MARR punta ad incrementare il numero di ordini del cliente che ad aumentare i clienti. Strategia generale, ovvio. Per farlo, s’è dotata anche di una gran mole di prodotti a marchio, ben 700, sui quali redditività e servizio si concentrano particolarmente. La cartina tornasole di questa strategia è nel confronto che vede la MARR detentrice di poco più del 10% del mercato nazionale a livello di fatturato, ma del 27% in termini di clienti. Il secondo player nazionale, è dieci volte più piccolo della MARR.
La presenza della MARR è forte anche in Romagna, dove ci sono 5000 dei suoi clienti per un fatturato di 140 milioni di euro e il 60% del market share.
A questo mercato la MARR concede 30 milioni di esposizione, posizione rivendicata con orgoglio dal manager riminese perché è un valore di sostegno alle imprese.
Molte le domande. Sull’organizzazione, sulle tecnologie, sulle strategie.
“Il 2013 nel riminese? – ha concluso Rossi – per quanto riguarda il fatturato siamo in linea con i risultati del 2012, mentre le quantità sono in leggero aumento”. 

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