LA RISTRUTTURAZIONE DEL CAMPANILE DI SAN NICCOLO' AL PORTO

06 dicembre 2015   00:00  

Una interessante pagina di storia Riminese ci è stata presentata dal dott. Fabrizio Barbaresi, noto medico oculista riminese.

Al centro dell’attenzione i 700 anni di storia della Chiesa di San Nicolò, famosa per la presenza dell’unica reliquia di San Nicola di Myra, uno dei santi più venerati al mondo, al di fuori della Basilica di Bari.
 
Partendo dagli aneddoti, alcuni tra storia e leggenda, riguardanti il trafugamento delle spoglie del santo da parte di una spedizione di mercanti baresi e l’arrivo dell’omero del santo, trafugato da Bari ad opera di un vescovo tedesco, la storia inizia dal XIV secolo, con l’arrivo a Rimini nel 1338 della Congregazione dei Celestini ( i seguaci di Pietro da Morrone, salito al soglio pontificio con il nome di Celestino V°), passando poi per gli abbellimenti avvenuti nel corso dei secoli, per il terremoto del 1796, per la calata di Napoleone in Italia, per la ricostruzione del 1863, fino ad arrivare al XX secolo con il bombardamento della seconda guerra mondiale che ha distrutto la chiesa lasciando miracolosamente intatti il campanile e la “Sala Celestina” ove era conservata la teca con la reliquia del santo, e con la ricostruzione avvenuta nel 1955.
 
Interessante è anche la storia del campanile della chiesa, che essendo stato nel medio evo, l’edificio più alto presente a Rimini verso il mare, ha avuto anche funzione di torre di guardia e di faro marittimo.
 
A questa presentazione è seguita una visita guidata nella Chiesa di San Nicolò.
 
Infine un ringraziamento speciale al dott. Fabrizio Barbaresi: ha concesso gratuitamente al nostro Club la ristampa del suo libro.
Il ricavo dato dalla vendita di questa pubblicazione ai soci ha permesso la generosa contribuzione del Club al progetto “Jardim Materno” a Bogotà patrocinato da Lilly Pasini, consorte del Governatore.
 
Sabato 5 dicembre
Sabato mattina, a completamento della serata di martedì 1 dicembre, i socie del Club hanno visitato la Chiesa di San Nicolò, accompagnati dal relatore della serata, il dott. Fabrizio Barbaresi.
Visibile, tra le altre cose, la reliquia di San Nicola di Myra, il crocefisso e l'altare di San'Antonio proveniente dalla chiesa si ergeva sul porto canale di Rimini, a ricordo del miracolo dei pesci.
Inoltre c’è stata l’occasione di visitare la Sala Celestina con i suoi affreschi ed il campanile residui della chiesa medioevale.
 
Domenica 6 dicembre
Domenica pomeriggio appuntamento all'Abbazia Santa Maria Nuova di Scolca, con il concerto di Natale del Coro Stella Alpina di Riccione, diretto dalla maestra di canto Anna Tedaldi e aperto alla città.
Ampio il repertorio di canzoni tradizionali alpine, tra cui le famosissime "La Canzone del Piave" e "La canzone del capitano". 
A fine concerto è stato offerto ai presenti un ‘apericena’, preparato dalle signore. 
Per l'organizzazione di questo concerto, il ringraziamento del Club va all'"Alpino" socio Paolo Piraccini.
 
 
 

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