DA CARLO GUZZI A LINO TONTI, DALLA V35 ALLE COLLEZIONI E ALLO SPATACCAMENTO. LE PASSIONI DI PIETRO GOBBI

04 febbraio 2020   20:30   Hotel Sporting Rimini
Riunione n° 26-1854 - Conviviale con signore
Relatori Socio del Club Pietro Gobbi

Una vita di passioni. Pietro Gobbi stasera ha incontrato il Club raccontando una delle sue grandi passioni, forse la più grande, quella per le moto e in particolare per la Moto Guzzi. Non una passione espressa con viaggi, ma la conoscenza approfondita di quanto condotto, dei modelli e della storia che rappresenta nel motociclismo mondiale. Un marchio raffinato, all'insegna dell'innovazione sin dall'inizio, con autentici gioielli che esaltano saperi di tecnologia e di design. Presto svelato chi è il Re Carlo: è Carlo Guzzi.

Di lui si può dire una cosa: è nelle situazioni sfavorevoli che trova la leva giusta per inseguire i suoi sogni. Arruolato nella Regia Marina come maresciallo motorista, negli anni della Grande Guerra stringe amicizia con i piloti Giovanni Ravelli e Giorgio Parodi. Sono entrambi appassionati di motorismo, e Carlo propone loro un'idea: costruire una motocicletta nuova una volta finito il conflitto.

Purtroppo Ravelli perde la vita in un incidente aereo e il trio si ritrova a essere un duo. Tuttavia il progetto prende vita grazie alle idee di Carlo e alla consulenza del fratello Giuseppe. È il 1919. Il finanziamento della famiglia Parodi sarà fondamentale per avviare nel giro di due anni la "Società Anonima Moto Guzzi". Lo stemma sarà un'aquila ad ali spiegate, il simbolo dell'Aviazione Navale e della Regia Marina in memoria dell'amico scomparso. È l'inizio di un mito.

Pietro Gobbi ci ha raccontato del suo primo sogno, una Guzzi V35, che ha moltiplicato una passione che si è allargata al restauro, lo 'spataccamento' che ti porta a smontare e rimontare, magari mischiare, per mettere insieme i pezzi e costruire qualcosa di nuovo.

Pietro ci ha condotto anche alla conoscenza del cattolichino Lino Tonti, prima disegnatore all'ufficio tecnico della Benelli, poi trasferito nel reparto corse. In collaborazione con Massimo Pasolini, padre di Renzo, iniziò un'attività tecnico-commerciale che consisteva nell'acquistare i mezzi militari residuati bellici dall'A.R.A.R., per modificarli e convertirli all'uso civile.

Poi tanti progetti di moto da corsa, geniali come tanti romagnoli hanno saputo esserlo in quel mondo. Fino alla mitica LinTo-Aermacchi 75 che stabilì tre record di velocità sull'autostrada dei Laghi.

Un'altra serata di passioni, al Club, un grande regalo per le emozioni che ci ha trasmesso.

MULTI-ROTARY - Distretto 2072