CENTO ANNI FA LA PRIMA GUERRA MONDIALE

13 maggio 2015   00:00  

 Una guerra drammatica. Un secolo dopo. La professoressa Benedetta Magnani Vitelli nella serata in interclub fra Inner Wheel Rimini, Rotary Rimini Riviera, Soroptimist e Rotary Rimini ha svolto la sua relazione intitolata ‘Memorie e riflessioni a cento anni dall’entrata dell’Italia in guerra’.

La relatrice ha ricordato quali motivazioni e quali posizioni condussero al conflitto che per l’Italia iniziò una decina di mesi dopo, schierandosi contro l’ex amico Impero austro-ungarico.
Una scelta che divise l’Italia e che fu caratterizzata da accordi segreti, legati a territori da annettere in caso di vittoria.
La divisione era fra interventisti e fra coloro che preferivano la neutralità. Fra i primi, numerosi intellettuali, ma anche chi sperava che il conflitto fosse una sorta di prolungamento del Risorgimento. I socialisti immaginavano invece che la guerra fosse utile ad accelerare il processo di avanzamento di una rivoluzione che doveva sconfiggere il capitalismo.
Con l’uscita dell’Italia dalla Triplice Alleanza (Patto di Londra), l’Italia di fatto accelerò il suo ingresso nel conflitto, che avvenne il 24 maggio 1915, salutato da un pesante bombardamento degli avversari sulle linee di trasporto della costa adriatica e a Rimini, dove inizialmente si pensò si trattasse di navi amiche che sparavano a salve.
Arturo menghi Sartorio ha ricordato che l’Augusto Merighi deceduto all’alba della guerra era suo parente e a causa di un refuso il cognome venne consegnato alla storia in modo diverso.
 
 

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